Monospazzola lavapavimenti: a cosa serve e come si usa questo strumento
20 Settembre 2021
In commercio esistono tanti strumenti in grado di agevolare la cura e la pulizia dei pavimenti. In particolare, quando si devono trattare le superfici di locali pubblici, ambienti commerciali o industriali è indubbiamente necessario adoperare delle macchine specifiche che permettano di igienizzare e manutenere anche i materiali più delicati come il marmo e il parquet. Uno di questi strumenti è proprio la monospazzola lavapavimenti: scopriamo cos’è, come funziona e in cosa si distingue da altre soluzioni come la lavasciuga e l’idropulitrice.
Che cos’è e a cosa serve una monospazzola lavapavimenti
La monospazzola lavapavimenti è uno strumento professionale usato per l’igiene e il trattamento di pavimenti di vario materiale. Il suo utilizzo trova spazio in diversi contesti come gli ambienti industriali e le attività commerciali: può essere impiegata, ad esempio, per la pulizia e la manutenzione di hotel, edifici pubblici, scuole, centri commerciali, ma anche di uffici e negozi.
Le monospazzole, infatti, sono adatte a trattare molti tipi di superficie tra cui il marmo, il parquet, il linoleum, il cotto e la moquette. Ne esistono diversi modelli sul mercato e possono essere utilizzate per scopi differenti, dal lavaggio approfondito alla levigatura e lucidatura.
Com’è fatta una monospazzola e quali tipologie esistono
La monospazzola lavapavimenti è una macchina elettrica (esistono anche modelli a batteria), generalmente costituita da un manubrio con un timone di guida e provvista di spazzole o dischi adatti al tipo di operazione da svolgere, nonché di un meccanismo che permette di ridurre o aumentare il numero di giri della spazzola o del disco.
I modelli possono inoltre presentare:
- un serbatoio per il detergente;
- un sistema spray per distribuire l’acqua o il prodotto pulente;
- una funzionalità aspirante per rimuovere le polveri durante alcune operazioni.
È anche possibile aggiungere vari accessori che consentono alla monospazzola di svolgere molteplici tipi di lavoro in modo preciso ed efficace.
In commercio esistono monospazzole a bassa velocità, ad alta velocità o a doppia velocità, da scegliere in relazione al genere di operazioni da svolgere.
Nello specifico, per gli ambienti di dimensioni molto grandi, conviene usufruire di una monospazzola autoportante che l’operatore può condurre da seduto (la macchina, in questo caso, è dotata di volante). Ci sono poi vari tipi di dischi da applicare alle monospazzole, da selezionare accuratamente a seconda del lavoro da effettuare, al pavimento da trattare e alla velocità dello strumento. Un disco sbagliato, infatti, potrebbe compromettere la superficie.
Come funziona e come si usa una monospazzola
In base alla velocità della monospazzola, si possono compiere trattamenti differenti su diversi tipi di materiale. In particolare, il pavimento e il tipo di applicazione determineranno il rapporto tra numero di giri e pressione impressa sulla superficie. Generalmente, dunque, la monospazzola richiede un po’ di esperienza da parte dell’operatore per essere utilizzata correttamente.
Nello specifico, ad esempio, la bassa velocità può essere usata per decerare e per cristallizzare il marmo (operazione utile a migliorarne la lucentezza e la resistenza), per lavare a fondo i pavimenti, rilevigare il parquet – a proposito, sai come prenderti cura dei pavimenti in legno? – o per lavare la moquette procedendo con una pulizia a secco. L’alta velocità, invece, è indicata per la lucidatura e la deceratura a secco.
Monospazzola, lavasciuga e idropulitrice: che differenza c’è tra questi strumenti?
A questo punto ci si potrebbe chiedere che cosa distingua una monospazzola da una lavasciuga. I due strumenti sembrano molto simili e , in effetti, la lavasciuga viene definita come un’evoluzione della monospazzola. Questa macchina, infatti, in un solo passaggio è in grado di rimuovere l’acqua, il detergente e lo sporco eliminato dalla superficie durante l’operazione di lavaggio.
Più evidente, invece, risulta la distinzione tra monospazzola e idropulitrice. La seconda, infatti, sfrutta il getto d’acqua ad alta pressione per pulire le superfici esterne in modo rapido e accurato. Si tratta di una soluzione più efficiente rispetto all’utilizzo del tubo da giardino: l’idropulitrice permette di ridurre il consumo idrico, infatti, e consente di eliminare anche lo sporco più incrostato senza fatica. Con l’idropulitrice, ad esempio, è possibile:
- lavare i pavimenti esterni ruvidi;
- far risplendere il giardino;
- igienizzare le tende da sole;
- rimettere a nuovo l’automobile;
- prendersi cura della barca.
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